SINOSSI RIMORSI
Emotional di Giulio in casa la sera.
Una macchina percorre una strada. Sono Jacopo e Greta. Nel tragitto discutono sulla cena organizzata e sui loro ex compagni.
Arrivano a casa di Giulio che li accoglie in casa. All’interno della casa si trova già Leonardo. I rapporti sono freddi e imbarazzati.
Giulio mostra la casa ai due ospiti. Si inquadrerà per ogni stanza la porta che si apre e i tre che osservano la stanza. Scena intervallata da Leonardo che osserva delle foto appese in casa di Giulio. Mentre gli altri guardano l’ultima stanza Leonardo trova un’immagine del gruppo ai tempi del liceo.
FLASHBACK BREVE dello scatto della foto con tutti e otto.
Greta si avvicina a Leonardo che sorride alla vista della foto e gli ricorda quando e come la foto è stata scattata.
Nel frattempo Jacopo sta aiutando Giulio nella cottura dei cibi.
Casa di Eleonora.
La nostra è ormai pronta e sta aspettando la babysitter che sta tardando. Ed Eleonora prende le ultime cose e fa per chiamare al cellulare quando la babysitter suona alla porta. Le viene aperto, scambia qualche parola con Eleonora che saluta la piccola ed esce.
In casa di Giulio intanto, Jacopo e il padrone di casa apparecchiano per sette. I ragazzi si scambiano qualche frase di cortesia, sembrano ancora imbarazzati. Leonardo e Greta sono sul divano che parlano dei giorni passati in classe e dei momenti divertenti passati insieme. Il discorso li lascia con una strana aria malinconica. Giulio chiede a tutti se hanno notizie sugli altri invitati, non avendo risposta se non per qualche spalluccia.
Fuori casa di Giulio si vede arrivare una macchina. Eva esce dall'auto parcheggiata e osserva dalla finestra il gruppo all'interno della casa.
FLASHBACK BREVE di Eva che arriva ad una festa, esce dalla macchina e osserva i suoi amici dalla finestra della casa. La madre ricorda alla figlia l'orario dell'appuntamento e rimane ad aspettare per accertarsi che Eva entri in casa.
Greta apre la porta, si salutano.
[-oh Eva ciao
-ciao cara
Greta saluta a madre di Eva che contraccambia.
-a che ora t'ha detto stavolta?
-alle undici
-che stronza]
Greta apre la porta, parlicchiano ed Eva entra salutando gli altri.
Momento di imbarazzo tra Eva e Leonardo. Non si vedevano da tanto e parlano delle loro occupazioni del momento. Lei è contenta che lui sia venuto, lui altrettanto.
Citofonano.
Arriva Alessandro, saluta tutti. Personaggio di carattere semplice, simpatico, sembra il più tranquillo. Va ad appoggiare il cappotto in camera, vede i diplomi di Giulio, tra cui una foto particolare che lo fa tornare serio. Giulio entra e Alessandro svaga chiedendo della casa. Giulio racconta del suo passato, poi tornano in salone mentre noi ci soffermiamo sulla foto (?)
Fuori la casa si vede Eleonora al telefono con la baby sitter. Si capisce il suo eccessivo attaccamento alla figlia.
….......................
SCENA DELLO SCAZZO
Int sera. Sono tutti seduti a cena.
EVA – Mmm... Giulio, mi dicevi prima della tua carriera...ma hai fatto anche qualche film?
GIULIO – Mah...non proprio...ho fatto un paio di fiction....principalmente lavoro in teatro, anche se non sarebbe male riuscire a lavorare nel cinema.
GRETA – E che fiction hai fatto?
GIULIO – Ho fatto “Medici in corsia” e “Marco Polo”, quella fiction in costume...
ELEONORA – Ah, sisi, ho visto la seconda o la terza puntata...
ALESSANDRO – Ma Marco Polo quello che va in Giappone?
JACOPO – Veramente Marco Polo è andato in Cina...
ALESSANDRO – E ce sarà passato dal Giappone...?
GIULIO – No, per niente...
EVA – Alessà, lascia perde...
JACOPO – Ma queste fiction le ha prodotte la Mimosafiction, vero?
GIULIO – Sì.
JACOPO – Eh infatti, ho realizzato il loro sito con la mia agenzia.
LEONARDO – Ma dai.......
EVA – mmm....ma quest'agenzia Jacopo, la dirigi tu?
JACOPO – See magari! Purtoppo lavoro sotto padrone...
GRETA – (spiritosa) Veramente lavora sotto padrona...
ALESSANDRO – Uuuuh...e come sarebbe questa?
JACOPO – E' brutta, è brutta!
GRETA – E vecchia...
ALESSANDRO – Sisi vabbè, (a bassa voce, rivolto a Jacopo), poi me racconti....
LEONARDO – Ci sono altre cretinate di cui dobbiamo parlare?
EVA (alzandosi e svagando) – mmm....Greta mi aiuti a sparecchiare, così Giulio porta il secondo?
Alessandro fa cenno, in silenzio, che sta finendo di mangiare. Eva rassegnata si risiede. Lungo silenzio.
EVA – Tua figlia si chiama Anna?
ELEONORA – No, veramente si chiama Ambra...
EVA – Aaah...ed ha?
ELEONORA - ...ha sempre sette anni.
LEONARDO – Va bene, basta così. Se dovete continuare a parlare di stronzate fate pure, io me ne vado di là. Quando avete finito fatemi sapere.
Leo se ne va. Tutti sono imbarazzati e ammutoliti.
ELEONORA – Lo sapevo, era meglio non venire...
GRETA – Cerchiamo di capirlo...lo sappiamo com'è fatto...magari ha un po' esagerato però...
ALESSANDRO – A Greta, però che?? Ce stanno modi e modi...Se semo rivisti pe passà una bella serata insieme...mica pe rosicà...se je rodeva poteva stassene a casa lui.
JACOPO – Va bene, adesso non alziamo la voce però...
ALESSANDRO – Va bene un cazzo. Se deve dire qualcosa la dicesse, senza che prendi e te ne vai...Leonardo, viè qua...
Jacopo si alza e lo ferma.
JACOPO – Alessà, dai...stai fermo, ndo vai...? Mettite seduto, non è il caso.
ALESSANDRO – Fatelo venì qua a parlà, che se fa così?
EVA – Vado io.
ELEONORA – (si mette le mani in faccia, quasi come disperata) Non lo fate incazzare per piacere...
EVA – Ci parlo io tranquilla...con me non urla...
SCENA DOPO
Leonardo sta fumando in cucina. Eva entra.
LEONARDO – Ah, hanno mandato te.
EVA – Non hanno mandato me, sono venuta di mia spontanea volontà.
LEONARDO – Non sopporto le loro facce, il loro fare finta di niente, Eva...
EVA – Non penso che loro meritino di essere trattati così, abbiamo pagato tutti quanti.
LEONARDO – Non è vero! E comunque non è questo il problema.
EVA – Ah non è questo il problema? E quale sarebbe?
LEO – Che ne parliamo a fare... tanto è inutile.
EVA – No dimmi avanti...
LEO – Eva, ho passato questi ultimi 10 anni cercando di dimenticare e non ci sono riuscito. Non capisco voi come fate a far finta di niente. Vi fate scivolare tutto addosso, fingete che non sia mai accaduto e andate avanti. Siete persone che convivono con la menzogna, non avete nemmeno rispetto per quello che è successo. Voi avreste pagato come me?
Eva si avvicina e fa per abbracciarlo.
LEO – Non mi toccare.
EVA – Vedi? E' anche per questo che t'ho lasciato. Sono passati 10 anni e vivi ancora nella tua corazza. Se non sei in grado di affrontare il mondo restatene pure a casa, è meglio per tutti.
Eva se ne va dalla cucina e raggiunge gli altri. Incrocia Giulio che ha sentito il discorso e fila via. Giulio raggiunge Leo.
GIULIO – Posso?
Leo annuisce.
GIULIO – Mi spiace che pensi tutto questo di noi. Abbiamo tutti sofferto quanto te. Per quanto ti possa sembrare assurdo non pensare di avere l'esclusiva sull'evento, per cui dovresti rivalutare l'opinione che hai di noi. Quando vuoi siamo di là.
Fa per andarsene, poi si ferma.
GIULIO – Ah, Alessandro sta aspettando le tue scuse.
Leonardo riflette da solo.
Torniamo in salone e si vede Eva alla finestra per conto suo. Gli altri parlano.
JACOPO -
[in aggiornamento]
[Modificato da .ilDuca. 16/02/2010 14:04]
Gilthar